Lavorazione del metallo: principali tecniche di modellazione

La lavorazione dei metalli ha accompagnato e contribuito allo sviluppo umano da millenni. Oggi il mestiere del fabbro, specialmente nelle declinazioni artigianali, è tuttavia arricchito da molti elementi. Sia creativi che tecnici. 

Per quel che riguarda le lavorazioni specifiche, alle basilari tecniche di modellazione dei metalli, si sono aggiunti nuovi processi e macchinari che hanno incrementato la produzione. 

Oggi scopriamo alcune delle principali lavorazioni del metallo, utilizzate ai giorni nostri come un tempo, seppur con modalità, ovviamente, differenti. 

Lavorazioni a caldo e lavorazioni a freddo

La prima lavorazione riguarda la capacità di modellare, quindi piegare, il metallo al proprio volere. Per far questo, esistono due metodi principali. Uno che prevede la lavorazione a caldo del metallo, l’altro la lavorazione a freddo

Per la prima, si tratta di portare il materiale ad una temperatura vicina al suo punto di fusione. Questo vuol dire che ogni metallo va a raggiungere temperature diverse a seconda delle sue caratteristiche. La lavorazione a freddo prevede invece la modellazione del metallo a temperatura ambiente, o per lo meno sotto la sua temperatura di ricristallizzazione. 


Forgiatura, stampaggio e fusione

Le lavorazioni a caldo sono principalmente tre: la forgiatura, o fucinatura, lo stampaggio e la fusione. La forgiatura normale prevede l’esposizione della porzione di metallo da modellare ad una intensa fonte di calore, che lo porti ad elevate temperature. 

Una volta che il metallo è reso malleabile, attraverso un maglio o un martello che batte sull’incudine, si imprime al metallo la forma desiderata. Si tratta nientemeno che dell’immagine classica dell’artigiano del ferro, del fabbro, che piega con pesanti colpi le lamine di metallo. Per la sue caratteristiche, è una tecnica quasi superata. 

Al suo posto, viene per lo più utilizzata la forgiatura a stampo, o stampaggio. La dinamica è molto simile. Si riscalda il metallo fino a raggiungere una temperatura di prefusione

Dopodiché si utilizzano, al posto del maglio, degli stampi prefabbricati, che, come una pressa, comprimono le sezioni di metallo, imprimendo la forma. Grazie a questa tecnica, si possono incidere sul materiale anche fantasie e pattern personalizzati nel processo di forgiatura. 


Infine, la terza lavorazione a caldo è quella della fusione. Una tecnica utilizzata, per essere energeticamente sostenibile, con metalli che hanno temperature di fusione medie o basse. In questo caso, una volta fuso, il materiale viene colato all’interno di uno stampo per farlo poi raffreddare e tirarne fuori l’oggetto quasi formato. Rimosso lo stampo, si va poi ad intervenire per eliminare le imperfezioni e rifinire l’oggetto.

Lavorazioni dei metalli a freddo

Le lavorazioni a freddo vengono fatte con materiali per natura più morbidi da trasformare. Come l’acciaio, il rame o l’alluminio. Tra le varie metodologie della lavorazione a freddo del metallo, quella maggiormente diffusa prende il nome di imbutitura


Attraverso questo procedimento, la lamiera piatta viene sospinta con un punzone all’interno di una matrice. Facendole assumere forme concave, destinate ai più svariati campi d’applicazione. Dall’automotive alla produzione di pentole. In generale, le lavorazioni a freddo sono eseguite a livello meccanico, con l’ausilio di macchinari e attrezzi che lavorano in automatico. 

Tornitura, fresatura, alesatura

Un altro tipo di lavorazione a freddo prende il nome di tornitura. Questa, come si può intuire, prevede l’utilizzo di un tornio, sopra il quale gira la lamiera. Un secondo strumento entra in contatto con il metallo e procede all’asportazione di materiale e di trucioli per fargli assumere una forma definita. 

Simile è il procedimento noto come fresatura. Esiste sempre un movimento circolare per permettere di modellare il metallo, ma questa volta è affidato all’utensile. Mentre il pezzo da lavorare rimane fermo. 


Infine esiste l’alesatura, grazie alla quale si riescono a creare fori e buchi sul materiale metallico, solitamente destinati ad accogliere altri pezzi e componenti. Come ad esempio, per i motori delle vetture. 

Oreficeria e lavorazione del metallo

Esistono poi altri tipi di lavorazioni che possono essere eseguiti sia a caldo che a freddo. Una di queste, molto conosciuta anche in ambito orafo, è la trafilatura. Per questo tipo di procedimento, quando è svolto a freddo, il metallo viene fatto passare attraverso dei fori di diametro variabile. Un procedimento che può essere svolto manualmente, così come con l’utilizzo di apposite presse.

Sempre molto utile in oreficeria è anche la laminazione. È un procedimento che viene utilizzato per ridurre lo spessore di una lastra. Questo risultato si ottiene facendola passare in mezzo a due cilindri che ruotano, e schiacciano unilateralmente la lastra a seconda della loro calibrazione. 

La roditura è un’altra particolare tecnica che serve a modellare il metallo, eliminando parti in eccesso dal blocco principale. Con questo meccanismo, vengono apportati una serie di piccoli fori, l’uno accanto all’altro, che indeboliscono la struttura del metallo lungo una precisa direttiva. Portando, come conseguenza, alla rottura di una porzione della lastra che si sta lavorando. E quindi, alla sua modellazione estetica e funzionale. 

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