Nodo2014: l’arredamento intrecciato di Clara Arpini

Clara Arpini è la mente e il braccio di Nodo2014, la sua attività di impagliatura e intreccio di sedie e complementi d’arredo. 

A un certo punto della sua vita, Clara ha avuto il coraggio di abbandonare un lavoro che non sentiva suo, per seguire talento e passione. 

Una sorta di vocazione che, ci racconta, scoprì per caso. Quando, per divertimento, si mise ad intrecciare una sedia di sua nonna che aveva in casa. 

“Mi venne tutto estremamente naturale fin dall’inizio”, ci racconta, accogliendoci nel suo negozio-laboratorio a Cassano d’Adda, alle porte di Milano.  

Da allora, seguendo tutorial e video sull’impagliatura, ha continuato a creare nuovi intrecci e provare diversi colori. Lanciandosi nel settore dell’arredamento intrecciato.

Gli oggetti che realizza oggi sono di vario tipo, e ne introduce continuamente di nuovi alla sua collezione. Utilizzando materiali molto versatili come il polipropilene, o naturali come iuta e cotone cerato, mischia motivi e cromature fino ad ottenere il risultato voluto. Ricavando un effetto finale di grande fascino. 

“Il polipropilene è quello che uso di più. Si tratta di un materiale ecologico rispetto al pvc, che in molti usano per questo tipo di lavori. Inoltre è lavabile e facile da trattare. Mi piace l’idea che i miei oggetti non siano solo belli, ma anche funzionali”. 


Ogni materiale utilizzato, ci dice, richiede attenzioni particolari. Sebbene le tecniche di lavorazione si possano applicare bene sul polipropilene così come sulla iuta, ogni materiale reagisce diversamente fra le mani dell’artigiano. Rendendo le lavorazioni più o meno complesse, e portando anche nuove sfide nella realizzazione di un certo prodotto. 

“Mi è capitato di fare un intreccio con acciaio inox ed è stata una delle cose più complicate che ho dovuto affrontare”. In effetti, a seconda di quel che si usa, si ha la possibilità di chiudere una trama in un certo modo piuttosto che in un altro. Vedere come ogni soluzione necessiti lo studio di ogni dettaglio, restituisce la complessità di un lavoro come quello di Clara. 


“L’impagliatura viene sempre fatta direttamente sulla struttura”, ci spiega. “Solo ultimamente sto provando a realizzare alcuni intrecci, come per alcuni cesti, in cui utilizzo solo i filati, senza una struttura”. Così come ha avuto modo di fare anche per la realizzazione di alcuni arazzi intrecciati per l’arredo di un ristorante. Ma ha in serbo anche nuovi prodotti a cui sta lavorando.  

“Ho intenzione di dedicarmi anche alla realizzazione di tappeti. E sto già progettando alcuni paralumi, dei quali curo sia l’intreccio che il disegno della struttura, che poi faccio realizzare”. 


La sua manualità e bravura le hanno permesso, in poco tempo, di raccogliere un grande successo. Facendosi conoscere fra gli studi di design e di architettura. Con loro, Clara collabora spesso. Proponendo e realizzando i suoi intrecci. 

“Quello che contraddistingue il mio lavoro rispetto ad altri è introdurre le trame del tessuto in questo tipo di prodotti”. 

Riprendendo i motivi di intreccio utilizzati sui tessuti e rielaborandoli a modo suo, trasferisce queste fantasie sulle sue sedie e sugli altri complementi d’arredo. 

Si tratta di un lavoro molto lungo, che richiede, oltre alla fase manuale, anche un attento studio alla base. Ogni fantasia va pensata, ne va disegnata la trama e selezionati i colori. È fondamentale realizzare prima un disegno su carta (come ci fa vedere) in modo da avere chiaro quale sarà il risultato finale. 

“All’inizio prendevo spunti in giro, studiavo gli intrecci e li riproponevo sulle strutture che avevo a disposizione. Oggi invece mi piace crearli io stessa. Ed è sicuramente la parte più bella del mio lavoro. Quella più creativa”. 

Un aspetto a cui può dedicarsi liberamente quando lavora alle proprie collezioni.

“Quando invece mi arrivano richieste dagli studi di architettura o design, è probabile che mi vengano date delle direttive precise. Questo per me è uno stimolo interessante, perché da queste collaborazioni arrivano suggestioni sempre nuove da cui posso imparare e trarre spunto”. 


La collezione che invece propone oggi Clara si compone di sedia, poltroncina, sgabello, panca e tavolino. Tutto con struttura in ferro. Che Clara fa realizzare ad un suo artigiano di fiducia.  

“Lavoro solo su ordinazione. Non ho magazzino”, ci spiega. “Nel momento in cui ho un cliente che vuole uno dei miei prodotti, si scelgono tutti i dettagli e procedo ad intrecciare il filato sulla struttura”. 

È un tipo di lavoro che concede una quantità di variabili molto ampia. Attraverso la miscela di colori, materiali, trame diversi, Clara è in grado di creare infinite fantasie sui prodotti.  

“In giro c’è molto arredamento intrecciato. Ma poco utilizzo delle trame del tessuto in questo ambito. Penso sia proprio questo a definire l’originalità di quello che faccio”.   

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